INNO A EPICHE GESTA FUTURISTE DEL TERZO MILLENNIO
Di rancore pieno il fiero petto del dux supremo di dimora di poeta estinto, con manipolo fremente e impavido di 15 baldi da giovan vita animati, è saltato intrepido su sferragliante treno e fra sbuffi e vapori da Capitale Imperiale a Viterbo esotica e lontana è approdato. Raggiunto infin l’infame traditor, futurista sedicente, ma vil borghese in realtà ed atteso che il marrano da solo restasse a porte chiuse, per impedir intrusi e spie, E vigilate da esuberanza e ardor numeroso… tapumm tapumm tapum… pugn… schiaaffff e bott e la terra il vigliacco ha assaggiato. La pugnace punizione non basta ancor e tum tum tum e ancora tum tum tum calci in faccia ha pigliato in abbondanza e patatrac e flop… l’imbelle è steso. Uhuuuhhhuhuhuuuu… l’ululato di sirene squarcia l’ordine plutocratico e veloci infermieri di bianco vestiti e rombanti motori diesel vrom vrom vrom e vrooommm e con l’ancor entusiasmante Uh uh uh UUUUUUUUUUhh, all’ospedale l’hann portato. Sigh, sigh, sigh sob e sob di lacrime bagnato il viso dell’ex impervio e attual infame 15 giorni di prognosi burocrazia sanitarsocialista gli ha vergato su carta certificata. Gloria su gesti simil non è mai abbastanza e di ritorno alla Capital Imperial, in umiltà che a forti s’addice: “Sol di schiaffo futurista s’è trattato”, ha proclamato il dux della ca$a. E la mano dietro le spalle per riservo, modestia e rispetto in pugno avea stretta una magica pergamena, manoscritta da filosofo combattente Casseri Gianluca, esoterico di talento, che da antico ha scolpito col fuoco, una massima di onor invero realizzata dall’autor: “Or ora ammazzar sol negri dobbiam, per non irretir alleati miliardari”. Ma per gli eroi la tregua è sogno e passi di marcia dignitosa e greve s’odono… son camerati furenti e armati in otto e di benzin muniti. In cerca di gloria a cancellar la feccia CSOAina che insozza la città V A N N O... Coperti dall’esaltante nero denso della notte, per riservo contro la notorietà plebea, niuno doveva veder dar foco al loco. Ma dei vigliacchi e turpi si annidavano ancora là. In tetro accampamento ancora tre o quattro bolscevici a complottare per feste estive vi erano. E, allor la fuga non resta che intetar Scccc sccc sccccc ssssssscccccccccccccc le gomme lasciano sull’asfalto segni di nero tinti e vrom vromm vroommm e vroooommmm i pistoni son roventi. Ma i vil di patria traditor non scorderanno mai il coraggio e la inebriante velocità degli otto lesto fanti. Estate 2012
P.s.: Nota:la poesia è costruita su fatti realmente accaduti. La spedizione contro ‘il vil traditor’, che si chiama Filippo Rossi, è del 14 luglio 2012. Casseri è il ‘filosofo’ di Ca$apound, che nel dicembre del 2011, sparò a dei senegalesi a Firenze, uccidendone due. L’incendio è stato tentato contro il C.S.A. Dordoni di Cremona sempre in quella estate.